Terapia infusionale e nutrizione parenterale dei neonati. Quando è necessaria la nutrizione parenterale per i neonati? Va ricordato che l'ipoglicemia è pericolosa

Terapia infusionale e nutrizione parenterale dei neonati.  Quando è necessaria la nutrizione parenterale per i neonati?  Va ricordato che l'ipoglicemia è pericolosa

Con la nutrizione parenterale i nutrienti vengono introdotti nel corpo del neonato per via endovenosa(è installato un catetere di alimentazione). Pertanto, il bambino riceve direttamente carboidrati, grassi, aminoacidi, nonché vitamine e microelementi necessari per la vita e lo sviluppo, bypassando il tratto gastrointestinale.

Questa opzione viene utilizzata se il bambino non può mangiare il cibo nel solito modo. Può essere completo o parziale (quando le sostanze benefiche vengono ottenute parzialmente attraverso il tratto gastrointestinale). Oggi proveremo a parlare delle indicazioni per la nutrizione parenterale dei neonati.

Indicazioni

Nutrizione parenterale (NP)- Questa è una parte essenziale della cura e del trattamento dei neonati con peso corporeo molto basso o difetti chirurgici. Il neonato dovrebbe ricevere un'alimentazione completa senza interruzioni. Il digiuno nel periodo successivo alla nascita può portare, tra le altre cose, ad uno sviluppo inadeguato del sistema nervoso.

Il PP è stato a lungo utilizzato nei seguenti casi:

  • quando il consumo di cibo attraverso il tratto gastrointestinale è impossibile;
  • la nutrizione è compromessa a causa della patologia;
  • con prematurità del bambino.

Lo sviluppo attivo delle tecnologie mediche ha permesso di prendersi cura anche dei neonati con un peso corporeo estremamente basso. Nutrire questi bambini è la parte più importante della lotta per la loro vita.

Riferimento! Una versione parziale o completa del metodo di alimentazione parenterale viene prescritta dai neonatologi se vi è necessità di nutrienti durante la nutrizione enterale (in cui il cibo passa attraverso il tratto gastrointestinale). non superi il 90% del loro fabbisogno.

Controindicazioni

La PP non deve essere eseguita durante la rianimazione. Viene prescritto solo dopo che le condizioni del bambino diventano stabili. Non ci sono altre controindicazioni per la PN.

Protocollo di nutrizione parenterale dei neonati

Per salvare un neonato malato è necessario effettuare una PN adeguata, che aiuterà ad evitare complicazioni e consentirà una crescita e uno sviluppo normali. L’introduzione di moderni protocolli di PN per i neonati prematuri favorisce un migliore apporto di sostanze essenziali e una riduzione dei ricoveri in terapia intensiva.

Attenzione! Normalmente, il feto riceve i nutrienti attraverso la placenta. Nelle ultime due settimane di gestazione cresce rapidamente. Quanto prima avviene il parto prematuro, tanto minore è l'apporto di sostanze nutritive al bambino.

Immediatamente dopo aver attraversato il cordone ombelicale, la fornitura delle sostanze necessarie nel solito modo si interrompe. Tuttavia, la loro necessità non scompare. Ma gli organi digestivi di un bambino prematuro non sono né strutturalmente né funzionalmente pronti per il consumo completo.

Per i medici, il modello migliore per lo sviluppo di un bambino prematuro è la versione intrauterina. Pertanto, un tale equilibrio Composizione in PP, che corrisponde maggiormente alla nutrizione intrauterina.

Quando si prescrive ciascun ingrediente PN, vengono prese in considerazione le esigenze individuali del bambino. La combinazione di componenti dovrebbe formare il corretto metabolismo nel corpo e combattere possibili malattie. Le specificità dell'implementazione del PP contribuiscono al suo migliore assorbimento.

Peculiarità! L'efficacia della nutrizione parenterale può essere valutata solo dalla crescita e dallo sviluppo armoniosi del bambino.

Avviando il PP, determinare indicatori come:

  • livelli di glucosio nel sangue;
  • livelli di trigliceridi plasmatici;
  • elettroliti (calcio, potassio e sodio);
  • livello di bilirubina;
  • contenuto di transaminasi.

Tali indicatori vengono presi ogni giorno:

  • cambiamento del peso corporeo;
  • diuresi;
  • contenuto di glucosio nelle urine e nel sangue;
  • contenuto di elettroliti nel sangue;
  • livelli di trigliceridi.

Come si calcola: esempio di calcolo della nutrizione parenterale nei neonati

Il programma PN viene selezionato individualmente per ciascun neonato. Viene calcolata la quantità richiesta di liquido. Viene presa una decisione sui farmaci da somministrare. Si traggono conclusioni sui volumi che compongono il PP e sulla sua distribuzione. Il prossimo è controllare il PP e correggerlo (se necessario).

Calcolo della nutrizione parenterale nei neonati effettuato utilizzando speciali programmi informatici (ad esempio, il programma “ calcolatrice"). Di seguito sono elencate le voci da calcolare.

  1. Quantità totale di liquido.
  2. Volume della nutrizione enterale.
  3. Volume degli elettroliti.
  4. La quantità di glucosio, che viene determinata tenendo conto del tasso di utilizzo.
  5. Quantità di emulsione grassa.
  6. Dose richiesta di aminoacidi.
  7. Il volume rappresentato dal glucosio.
  8. Selezione di diverse concentrazioni di glucosio.
  9. Tasso di somministrazione.
  10. Numero richiesto di calorie giornaliere.

Il metodo PN può essere utilizzato solo come approccio temporaneo all'alimentazione di un neonato. La nutrizione parenterale non è fisiologica, quindi col tempo dovresti cercare di passare alla normale alimentazione del bambino. Se il bambino può consumare almeno un po' di latte materno, il medico prescriverà la nutrizione enterale per migliorare il funzionamento del tratto gastrointestinale del bambino.

Nutrizione parenterale dei neonati: linee guida

Il tema della cura dei bambini prematuri è molto difficile. Per coloro che desiderano saperne di più sulla nutrizione parenterale, utile guardare il video, presentato di seguito.

-- [ Pagina 1 ] --

NUTRIZIONE PARENTERALE

NEONATO

a cura dell'Accademico dell'Accademia Russa delle Scienze N.N. Volodin Preparato dall'Associazione russa degli specialisti di medicina perinatale insieme all'Associazione dei neonatologi e approvato dall'Unione dei pediatri russi Team di autori:

Prutkin Mark Evgenievich Chubarova Antonina Igorevna Kryuchko Daria Sergeevna Babak Olga Alekseevna Balashova Ekaterina Nikolaevna Grosheva Elena Vladimirovna Zhirkova Yulia Viktorovna Ionov Oleg Vadimovich Lenyushkina Anna Alekseevna Kitrbaya Anna Revazievna Kucherov Yuri Ivanovich Monakhova Oksana Anatolyevna Remizov Mikha Il Valerievich Ryumina Irina Ivanovna Terlyakova Olga Yuryevna Shtatnov Mikhail Konstantinovich Metodologico raccomandazioni preparate con la partecipazione di:

Dipartimento di Pediatria Ospedaliera n. 1, Università medica nazionale di ricerca russa da cui prende il nome. N.

I. Pirogova.

Istituto sanitario di bilancio statale "Ospedale cittadino n. 8" del Dipartimento della sanità di Mosca, Istituto sanitario di bilancio statale dell'Ospedale clinico collettivo n. 1 di Ekaterinburg, Istituto di bilancio statale federale NTsAGP da cui prende il nome. L'accademico V.I. Kulakov Dipartimento di Chirurgia Pediatrica, Università Nazionale Russa di Ricerca Medica da cui prende il nome. N.I. Pirogov, FFNKTs DGOI im. Dmitry Rogachev Istituto sanitario statale di bilancio "Ospedale cittadino pediatrico di Tushino"

Dipartimento della Salute dell'Accademia Medica Russa di Formazione Post-Laurea di Mosca

Introduzione Fluidi 1. Energia 2. Proteine ​​3. Grassi 4. Carboidrati 5. Fabbisogno di elettroliti e microelementi 6. Potassio 6.1. Sodio 6.2. Calcio e fosforo 6.3. Magnesio 6.4. Zinco 6,5. Selenio 6.6. Vitamine 7. Monitoraggio durante la PN 8. Complicanze della nutrizione parenterale 9. Procedura per il calcolo della PN nei neonati prematuri 10. 10.1. Liquido 10.2. Proteine ​​10.3. Grassi in soluzione combinata Controllo dell'apporto calorico Redazione di una scheda di terapia infusionale Calcolo della velocità di infusione Accesso venoso durante la nutrizione parenterale Tecnologia di preparazione e somministrazione di soluzioni per la nutrizione enterale. Caratteristiche del calcolo della PN parziale Cessazione della nutrizione parenterale

INTRODUZIONE

Studi approfonditi condotti negli ultimi anni sulla popolazione dimostrano che la salute della popolazione in diversi periodi di età dipende in modo significativo dall’apporto nutrizionale e dal tasso di crescita di una determinata generazione nel periodo prenatale e nel primo periodo postnatale. Il rischio di sviluppare malattie comuni come ipertensione, obesità, diabete di tipo 2, osteoporosi aumenta in presenza di carenza nutrizionale nel periodo perinatale.

La salute intellettuale e mentale dipendono anche dallo stato nutrizionale durante questo periodo dello sviluppo dell'individuo.

Le moderne tecniche consentono di garantire la sopravvivenza della maggior parte dei bambini nati prematuri, migliorando anche i tassi di sopravvivenza dei bambini nati al limite della sopravvivenza. Attualmente, il compito più urgente è ridurre la disabilità e migliorare la salute dei bambini nati prematuri.

Una dieta equilibrata e adeguatamente organizzata è una delle componenti più importanti nell'allattamento dei bambini prematuri, poiché determina non solo la prognosi immediata ma anche quella a lungo termine.

I termini "alimentazione equilibrata e adeguatamente organizzata" significano che la prescrizione di ciascun componente nutrizionale dovrebbe essere basata sui bisogni del bambino di ingredienti nutrizionali che dovrebbero contribuire alla formazione di un corretto metabolismo, nonché sui bisogni speciali per alcune malattie del periodo perinatale, e che la tecnologia per prescrivere la nutrizione è ottimale per la sua piena assimilazione.

Unificare gli approcci alla nutrizione parenterale nelle istituzioni;

età post-concettuale;

Ridurre al minimo il numero di complicanze durante la nutrizione parenterale.

Parenterale (dal greco para - about ed enteron - supporto, in cui i nutrienti vengono introdotti nel corpo, bypassando il tratto gastrointestinale.

La nutrizione parenterale può essere completa, quando fornisce sostanze ed energia, oppure parziale, quando parte del fabbisogno di nutrienti ed energia viene compensato dal tratto gastrointestinale.

Indicazioni alla nutrizione parenterale La nutrizione parenterale (totale o parziale) è indicata per i neonati se la nutrizione enterale è impossibile o insufficiente (non copre il 90% del fabbisogno nutrizionale).

Controindicazioni alla nutrizione parenterale.

La nutrizione parenterale non viene effettuata sullo sfondo delle misure di rianimazione e inizia immediatamente dopo la stabilizzazione della condizione sullo sfondo della terapia selezionata.

Gli interventi chirurgici, la ventilazione meccanica e la necessità di supporto inotropo non costituiranno una controindicazione alla nutrizione parenterale.

LIQUIDO

prescrivere la nutrizione parenterale. Caratteristiche dell'omeostasi nello spazio intercellulare e nel letto vascolare, che sono possibili perdite attraverso la pelle immatura nei bambini con peso corporeo estremamente basso.

determinato dalla necessità:

1. Garantire l'escrezione delle urine per eliminare i prodotti 2. Compensare le perdite insensibili di acqua (con l'evaporazione dalla pelle e durante la respirazione, le perdite con il sudore nei neonati sono praticamente assenti), la formazione di nuovi tessuti: aumento di peso di 15 g/kg /giorno richiederà da 10 a 12 ml/kg/giorno di acqua (0,75 ml/g) necessari anche per ricostituire il volume sanguigno in presenza di ipotensione arteriosa o shock.



Il periodo postnatale, a seconda dei cambiamenti nel metabolismo idrico-elettrolitico, può essere suddiviso in 3 periodi: un periodo di perdita transitoria del peso corporeo, un periodo di stabilizzazione del peso e un periodo di aumento stabile del peso.

Durante il periodo transitorio si verifica una perdita di peso corporeo dovuta alla perdita di acqua; è consigliabile ridurre al minimo l'entità della perdita di peso corporeo nei neonati prematuri impedendo l'evaporazione dei liquidi, ma non dovrebbe essere inferiore al 2% del peso alla nascita. Lo scambio di acqua ed elettroliti durante il periodo transitorio nei neonati prematuri, rispetto a quelli a termine, è caratterizzato da: (1) elevate perdite di acqua extracellulare e aumento della concentrazione di elettroliti plasmatici dovuti all'evaporazione dalla pelle, ( 2) minore stimolazione della diuresi spontanea, (3) bassa tolleranza alle fluttuazioni del volume sanguigno e dell'osmolarità plasmatica.

Durante il periodo di perdita transitoria di peso corporeo, aumenta la concentrazione di sodio nel liquido extracellulare. La restrizione di sodio durante questo periodo riduce il rischio di alcune malattie nei neonati, ma l'iponatriemia (125 mmol/l) è inaccettabile a causa del rischio di danni cerebrali. La perdita di sodio nelle feci dei neonati sani a termine è stimata in 0,02 mmol/kg/giorno. Si consiglia di somministrare liquidi in una quantità che consenta di mantenere la concentrazione sierica di sodio al di sotto di 150 mmol/l.

Un periodo di stabilizzazione della massa, caratterizzato dalla conservazione di un volume ridotto di liquidi e sali extracellulari, ma si interrompe un'ulteriore perdita di peso. La diuresi rimane ridotta a un livello compreso tra 2 ml/kg/h e 1 o meno, l'escrezione frazionata di sodio è pari all'1-3% della quantità nel filtrato. Durante questo periodo, le perdite di liquidi per evaporazione sono ridotte, quindi non è richiesto un aumento significativo del volume del fluido iniettato, diventa necessario reintegrare le perdite di elettroliti, la cui escrezione da parte dei reni è già in aumento. L'aumento del peso corporeo rispetto al peso alla nascita durante questo periodo non è una priorità, a condizione che venga fornita un'adeguata nutrizione parenterale ed enterale.

Il periodo di aumento di peso stabile: inizia solitamente dopo 7-10 giorni di vita. Quando si prescrive il supporto nutrizionale, i compiti di garantire lo sviluppo fisico vengono prima di tutto. Un bambino sano a termine guadagna in media 7-8 g/kg/giorno (massimo fino a 14 g/kg/giorno).

Il tasso di crescita del neonato prematuro dovrebbe corrispondere al tasso di crescita del feto nell'utero: da 21 g/kg nei bambini con EBMT a 14 g/kg nei bambini di peso pari o superiore a 1800 go più. La funzionalità renale in questo periodo è ancora ridotta, pertanto, per introdurre quantità sufficienti di nutrienti per la crescita, sono necessarie ulteriori quantità di liquido (non possono essere somministrate). La concentrazione di sodio nel plasma rimane costante quando il sodio viene fornito dall'esterno in quantità di 1,1-3,0 mmol/kg/giorno.

Il tasso di crescita non dipende in modo significativo dall'assunzione di sodio quando vengono forniti liquidi in una quantità di 140-170 ml/kg/giorno.

Il volume del liquido nella nutrizione parenterale viene calcolato tenendo conto:

Bilancio dei liquidi Volume della nutrizione enterale (la nutrizione enterale fino a 25 ml/kg non viene presa in considerazione nel calcolo dei liquidi e dei nutrienti necessari) Dinamica del peso corporeo Livello di sodio Il livello di sodio deve essere mantenuto a 135 mmol/l.

Un aumento dei livelli di sodio indica disidratazione. In questa situazione, il volume del liquido dovrebbe essere aumentato, senza escludere i farmaci a base di sodio. Una diminuzione dei livelli di sodio è spesso un indicatore di iperidratazione.

iponatriemia” associata a funzionalità renale compromessa e aumento dell’apporto di sodio in un contesto di crescita accelerata.

Il volume dei liquidi nei bambini affetti da ELBW deve essere calcolato in modo tale che la perdita di peso giornaliera non superi il 4% e la perdita di peso nei primi 7 giorni di vita non superi il 10% nei neonati a termine e il 15% nei neonati prematuri . I dati indicativi sono presentati nella tabella 1.

Tabella 1.

Fabbisogno di liquidi stimato per i neonati Volume di liquidi giornaliero (ml/kg/giorno) in peso, g 750-999 90-100 110-120 120-140 140-1000 ENERGIA Tabella 2.

Componenti del metabolismo energetico nei neonati prematuri.

PROCESSI

Energia immagazzinata (a seconda della composizione del tessuto) Energia escreta (presa in considerazione quando è presente una percentuale significativa di nutrizione enterale) Si dovrebbe cercare di raggiungere una copertura completa di tutti i componenti della nutrizione enterale. Solo se è indicata la nutrizione parenterale totale, tutti i bisogni dovrebbero essere forniti per via parenterale. In altri casi, la quantità di energia non ricevuta per via enterale viene somministrata per via parenterale.

Il tasso di crescita più rapido si verifica nei frutti meno maturi, quindi è necessario fornire al bambino l'energia per la crescita il più presto possibile. Durante il periodo di transizione, impegnarsi per ridurre al minimo le perdite di energia (allattamento in zona termoneutrale, limitazione dell'evaporazione dalla pelle, modalità protettiva).

apporto energetico pari al metabolismo a riposo - 45-60 kcal/kg.

Aumentare quotidianamente il contenuto calorico della nutrizione parenterale di 10-15 kcal/kg con l'obiettivo di raggiungere un contenuto calorico di 105 kcal/kg entro 7-10 giorni di vita.

Con la nutrizione parenterale parziale aumentare con lo stesso ritmo l'apporto energetico totale in modo da raggiungere un apporto calorico di 120 kcal/kg entro 7-10 giorni di vita.

il contenuto calorico della nutrizione enterale raggiungerà almeno le kcal/kg.

Dopo l'interruzione della nutrizione parenterale, continuare a monitorare gli indicatori antropometrici e apportare correzioni nutrizionali.

Se non è possibile ottenere uno sviluppo fisico ottimale con la sola nutrizione enterale, continuare la nutrizione parenterale.

carboidrati.

Le proteine ​​nei bambini prematuri possono anche essere parzialmente utilizzate dall'organismo per produrre energia. L'eccesso viene utilizzato per la sintesi dei grassi.


Lavori simili:

“1 AGENZIA EDUCATIVA FEDERALE ISTITUTO EDUCATIVO STATALE DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE UNIVERSITÀ STATALE DI VORONEZH Organizzazione e metodi di fornitura di pronto soccorso e cura dei pazienti. Uh. manuale sulla disciplina del primo soccorso per gli studenti del 3° anno dei dipartimenti a tempo pieno e serali della Facoltà di Farmacia Compilato da: Yu.A. Kulikov, T.G. Trofimova Centro editoriale e tipografico dell'Università statale di Voronezh...”

"PIANO DI ASSISTENZA SANITARIA PER LA POPOLAZIONE (DISTRETTO, CITTÀ, REGIONE) IN SITUAZIONI DI EMERGENZA (RACCOMANDAZIONI METODOLOGICHE) I.Z. Yakovtsov, V.B. Davidov, G.S. Yatsina, O.M. Lyulko Autori: Professore del Dipartimento di Medicina d'Urgenza e Medicina dei Disastri dell'Accademia Medica di Formazione Post-Laurea di Kharkov Yakovtsov Ivan Zakharovich Professore Associato del Dipartimento di Medicina d'Urgenza e Medicina dei Disastri dell'Accademia Medica di Formazione Post-Laurea di Kharkov Vadim Borisovich Davydov Professore Associato.. ."

"AGENZIA FEDERALE PER L'ISTRUZIONE ISTITUTO EDUCATIVO STATALE DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE GUIDA DELL'UNIVERSITÀ STATALE DI VORONEZH ALLA PRATICA DI INTRODUZIONE MEDICA Manuale didattico e metodologico per studenti a tempo pieno del 3 ° anno e 4 corsi a tempo pieno e part-time Compilato da T.G. Trofimova Centro editoriale e tipografico di Università statale di Voronezh Voronezh 2010 Approvato dal consiglio scientifico e metodologico dell'azienda farmaceutica..."

“2010 L’ABC DELLA COMUNICAZIONE NEL CAMPO DELLA SALUTE Tuula Koponen (a cura di) Gruppo di lavoro sui media del progetto Dalla conoscenza all’azione (2008-2010) Centro per la sanità pubblica della Carelia settentrionale Ministero della sanità e dello sviluppo sociale della Repubblica di Carelia Istituto sanitario statale Centro repubblicano per la prevenzione medica A cura di: Tuula Koponen . Coautori: A. Partanen, L. Belaya, D. Trofimova, Y. Veselova Traduzione: L. Kolomainen Adattamento del contenuto: A. Partanen, L. Belaya Foto: Tuula Koponen e Tiina Vlasoff ABC...”

“Ministero della Salute della Repubblica di Bielorussia ISTITUTO EDUCATIVO UNIVERSITÀ MEDICA STATALE DI GRODNO Dipartimento di Pediatria n. 2 Dipartimento di Chirurgia Pediatrica PRATICA DI PRODUZIONE INFERMIERISTICA Raccomandazioni metodologiche per gli studenti del 3° anno della Facoltà di Pediatria (specialità I-79 01 02 Pediatria) Grodno GrSMU 201 2 UDC 616-053.2:378.4(075.8) BBK 57.3+74.480.276.4ya73 M 42 Raccomandato dal Consiglio Scientifico e Metodologico Centrale dell'Istituzione Educativa della GrSMU (protocollo n. 4 del 29 febbraio 2012)...”

“DIPARTIMENTO DELLA SALUTE DEL GOVERNO DI MOSCA ACCORDATO DA APPROVATO Vice Presidente Primo Vice del Consiglio Medico Accademico Capo del Dipartimento di Assistenza Sanitaria L.G. Kostomarova N.F. Plavunov PRINCIPI DI ANESTESIA NEI BAMBINI CON PARALISI CEREBRALE Raccomandazioni metodologiche N. Parte 1 Neurologo pediatrico capo del Dipartimento della Salute T.T. Sviluppatore dell'istituto Batysheva Mosca: Centro scientifico e pratico di psiconeurologia infantile del dipartimento...”

“AGENZIA FEDERALE PER LA SALUTE E LO SVILUPPO SOCIALE GOU VPO UNIVERSITÀ MEDICA STATALE DI IRKUTSK Dipartimento di Igiene Comunale e Igiene dei Bambini e degli Adolescenti ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI MEDICI PER BAMBINI E ADOLESCENTI (raccomandazioni metodologiche per gli studenti di medicina del 6° anno della facoltà di co-profilassi) Irkutsk, 2008 Raccomandazioni metodologiche per l'organizzazione dell'assistenza medica ai bambini e agli adolescenti / Makarova L.I., Pogorelova I.G., /..."

“Ministero della Sanità dell'Ucraina Università Nazionale di Donetsk dal nome. M. Gorky Dipartimento di Odontoiatria Terapeutica MODULO 1 MALATTIE PARODONTALI (linee guida per l'auto-preparazione per lezioni pratiche di odontoiatria terapeutica per gli studenti del 4° anno della Facoltà di Odontoiatria) Donetsk - 2012 UDC 616.314-08 Pedorets A.P., Kosareva L.I., Shabanov V. . N., Tatarenko L.L., Isakova T.I., Khoruzhaya R.E., Krapivin S.S., Chepurnyak O.N., Pilyaev A.G., Rosya M.N., Yurovskaya... »

"I recettori del glutammato (Neomidantan) nella terapia patogenetica del morbo di Parkinson e di altre malattie neurologiche (Raccomandazioni metodologiche) Kiev 2009 Ministero della Salute dell'Ucraina Accademia delle scienze mediche dell'Ucraina Centro ucraino per l'informazione scientifica e medica e il lavoro di concessione di licenze sui brevetti Bloccanti dei recettori del glutammato.. ."

“MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITÀ STATALE DI SUMY DELL'UCRAINA ISTRUZIONI METODOLOGICHE PER LE LEZIONI PRATICHE DEL CORSO SEZIONALE per studenti stranieri di specialità 7. 110101 studio a tempo pieno PARTE 1 Approvato dal comitato editoriale dell'università. Protocollo n. 3 del 16 settembre 1998 Sumy SumSU 1999 Compilato da: A. N. Romanyuk E. S. Protsenko T. L. Rynzhuk Dipartimento di Anatomia Patologica Lezione pratica N 1-2 ARGOMENTO. ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PATOLOGICOANATOMICO NEL SISTEMA..."

“2014 NUTRIZIONE PARENTERALE DEI NEONATI RACCOMANDAZIONI METODOLOGICHE Mosca NUTRIZIONE PARENTERALE DEI NEONATI Metodologica...”

NUTRIZIONE PARENTERALE

NEONATO

a cura dell'Accademico dell'Accademia Russa delle Scienze N.N. Volodin Preparato da: Associazione russa degli specialisti di medicina perinatale insieme all'Associazione dei neonatologi Approvato da: Unione dei pediatri russi Prutkin Mark Evgenievich

Chubarova Antonina Igorevna Kryuchko Daria Sergeevna Babak Olga Alekseevna Balashova Ekaterina Nikolaevna Grosheva Elena Vladimirovna Zhirkova Yulia Viktorovna Ionov Oleg Vadimovich Lenyushkina Anna Alekseevna Kitrbaya Anna Revazievna Kucherov Yuri Ivanovich Monakhova Oksana Anatolyevna Remizov Mikhail Valerievich Ryumina Irina Ivanovna Terlyakova Ol ga Yurievna Shtatnov Mikhail Konstantinovich

Dipartimento di Pediatria Ospedaliera n. 1, Università medica nazionale di ricerca russa da cui prende il nome. N. I. Pirogova;

Istituto sanitario statale di bilancio "Ospedale cittadino n. 8" del Dipartimento della sanità di Mosca;

Istituto sanitario statale di bilancio della CSTO n. 1 di Ekaterinburg;

Istituto federale di bilancio dello Stato NTsAGP im. L'accademico V.I. Kulakova;

Dipartimento di Chirurgia Pediatrica, Università Nazionale Russa di Ricerca Medica dal nome. N.I. Pirogov;



FFNKTs DGOI im. Dmitrij Rogachev;

Istituto sanitario statale di bilancio "Ospedale cittadino pediatrico di Tushino" del Dipartimento della sanità di Mosca;

Accademia medica russa di formazione post-laurea.

1. Liquido

2. Energia

5. Carboidrati

6. Necessità di elettroliti e oligoelementi

6.2. Sodio

6.3. Calcio e fosforo

6.4. Magnesio

7. Vitamine

8. Monitoraggio durante il PP

9. Complicazioni della nutrizione parenterale

10. Procedura per il calcolo del PP nei neonati prematuri

10.1. Liquido

10.2. Proteina

10.4. Elettroliti

10.5. Vitamine

10.6. Carboidrati

11. Controllo della concentrazione di glucosio risultante nella soluzione combinata

12. Controllo dell'apporto calorico

13. Redazione di una scheda di terapia infusionale

14. Calcolo della velocità di infusione

15. Accesso venoso durante la nutrizione parenterale

16. Tecnologia di preparazione e somministrazione di soluzioni per PP

17. Gestione della nutrizione enterale. Caratteristiche del calcolo dei PP parziali

18. Interruzione della nutrizione parenterale Appendice con tabelle Studi approfonditi sulla popolazione negli ultimi anni INTRODUZIONE dimostrano che la salute della popolazione in diversi periodi di età dipende in modo significativo dall'apporto nutrizionale e dal tasso di crescita di una determinata generazione nel periodo prenatale e postnatale. Il rischio di sviluppare malattie comuni come ipertensione, obesità, diabete di tipo 2, osteoporosi aumenta in presenza di carenza nutrizionale nel periodo perinatale.

La salute intellettuale e mentale dipendono anche dallo stato nutrizionale durante questo periodo dello sviluppo dell'individuo.

Le moderne tecniche consentono di garantire la sopravvivenza della maggior parte dei bambini nati prematuri, migliorando anche i tassi di sopravvivenza dei bambini nati al limite della sopravvivenza. Attualmente, il compito più urgente è ridurre la disabilità e migliorare la salute dei bambini nati prematuri.

Una dieta equilibrata e adeguatamente organizzata è una delle componenti più importanti nell'allattamento dei bambini prematuri, poiché determina non solo la prognosi immediata ma anche quella a lungo termine.

I termini "alimentazione equilibrata e adeguatamente organizzata" significano che la prescrizione di ciascun componente nutrizionale dovrebbe essere basata sul fabbisogno del bambino di questo ingrediente, tenendo conto che il rapporto tra gli ingredienti nutrizionali dovrebbe contribuire alla formazione di un corretto metabolismo, nonché di speciali esigenze per alcune malattie del periodo perinatale e che La tecnologia per prescrivere la nutrizione è ottimale per il suo completo assorbimento.

Unificare gli approcci alla nutrizione parenterale, ma queste raccomandazioni sono mirate a:

neonati in istituti medici specializzati;

Far comprendere la necessità di un approccio differenziato alla nutrizione parenterale, a seconda dell'età gestazionale e dell'età postconcezionale;

Ridurre al minimo il numero di complicanze durante la nutrizione parenterale.

La nutrizione parenterale (dal greco para - about ed enteron - intestino) è questo tipo di supporto nutrizionale in cui i nutrienti vengono introdotti nel corpo bypassando il tratto gastrointestinale.

La nutrizione parenterale può essere completa, quando compensa completamente il fabbisogno di nutrienti ed energia, oppure parziale, quando parte del fabbisogno di nutrienti ed energia viene compensato dal tratto gastrointestinale.

È indicata la nutrizione parenterale (totale o parziale).

Indicazioni per la nutrizione parenterale:

per i neonati, se la nutrizione enterale è impossibile o insufficiente (non copre il 90% del fabbisogno nutrizionale).

La nutrizione parenterale non viene effettuata in terapia intensiva Controindicazioni alla nutrizione parenterale:

zione misura e inizia immediatamente dopo la stabilizzazione della condizione sullo sfondo della terapia selezionata. Gli interventi chirurgici, la ventilazione meccanica e la necessità di supporto inotropo non costituiranno una controindicazione alla nutrizione parenterale.

–  –  –

nomu è un parametro estremamente importante quando si prescrive la nutrizione parenterale. Le caratteristiche dell'omeostasi dei liquidi sono determinate dalla ridistribuzione tra lo spazio intercellulare e il letto vascolare, che avviene nei primi giorni di vita, nonché dalle possibili perdite attraverso la pelle immatura nei bambini con peso corporeo estremamente basso.

Viene determinata la necessità di acqua per scopi nutrizionali

1. Garantire l'escrezione delle urine per l'eliminazione è ottenuto dalla necessità di:

2. Compensazione delle perdite d'acqua impercettibili (con l'evaporazione dalla pelle e durante la respirazione, le perdite attraverso il sudore nei neonati sono praticamente assenti),

3. Quantità aggiuntiva per garantire la formazione di nuovi tessuti: un aumento di peso di 15-20 g/kg/giorno richiederà dai 10 ai 12 ml/kg/giorno di acqua (0,75 ml/g di nuovi tessuti).

Oltre a fornire nutrimento, i liquidi possono essere necessari anche per ricostituire il volume del sangue in presenza di ipotensione arteriosa o shock.

Il periodo postnatale, a seconda dei cambiamenti nel metabolismo idrico-elettrolitico, può essere suddiviso in 3 periodi: un periodo di perdita transitoria del peso corporeo, un periodo di stabilizzazione del peso e un periodo di aumento stabile del peso.

Durante il periodo transitorio si verifica una perdita di peso corporeo dovuta alla perdita di acqua; è consigliabile ridurre al minimo l'entità della perdita di peso corporeo nei neonati prematuri impedendo l'evaporazione dei liquidi, ma non dovrebbe essere inferiore al 2% del peso alla nascita. Lo scambio di acqua ed elettroliti durante il periodo transitorio nei neonati prematuri, rispetto a quelli a termine, è caratterizzato da: (1) elevate perdite di acqua extracellulare e aumento della concentrazione di elettroliti plasmatici dovuti all'evaporazione dalla pelle, ( 2) minore stimolazione della diuresi spontanea, (3) bassa tolleranza alle fluttuazioni del volume sanguigno e dell'osmolarità plasmatica.

Durante il periodo di perdita transitoria di peso corporeo, aumenta la concentrazione di sodio nel liquido extracellulare. La restrizione di sodio durante questo periodo riduce il rischio di alcune malattie nei neonati, ma l'iponatriemia (125 mmol/l) è inaccettabile a causa del rischio di danni cerebrali. La perdita di sodio nelle feci dei neonati sani a termine è stimata in 0,02 mmol/kg/giorno. Si consiglia di somministrare liquidi in una quantità che consenta di mantenere la concentrazione sierica di sodio al di sotto di 150 mmol/l.

Un periodo di stabilizzazione della massa, caratterizzato dalla conservazione di un volume ridotto di liquidi e sali extracellulari, ma si interrompe un'ulteriore perdita di peso. La diuresi rimane ridotta a un livello compreso tra 2 ml/kg/h e 1 o meno, l'escrezione frazionata di sodio è pari all'1-3% della quantità nel filtrato. Durante questo periodo, le perdite di liquidi per evaporazione sono ridotte, quindi non è richiesto un aumento significativo del volume del fluido iniettato, diventa necessario reintegrare le perdite di elettroliti, la cui escrezione da parte dei reni è già in aumento. L'aumento del peso corporeo rispetto al peso alla nascita durante questo periodo non è una priorità, a condizione che venga fornita un'adeguata nutrizione parenterale ed enterale.

Il periodo di aumento di peso stabile: inizia solitamente dopo 7-10 giorni di vita. Quando si prescrive il supporto nutrizionale, i compiti di garantire lo sviluppo fisico vengono prima di tutto. Un bambino sano a termine guadagna in media 7-8 g/kg/giorno (massimo fino a 14 g/kg/giorno). Il tasso di crescita del neonato prematuro dovrebbe corrispondere al tasso di crescita del feto nell'utero: da 21 g/kg nei bambini con EBMT a 14 g/kg nei bambini di peso pari o superiore a 1800 go più. La funzionalità renale in questo periodo è ancora ridotta, pertanto, per introdurre quantità sufficienti di nutrienti per la crescita, sono necessarie ulteriori quantità di liquidi (gli alimenti ad alto osmolare non possono essere somministrati come alimento). La concentrazione plasmatica di sodio rimane costante quando il sodio viene fornito dall'esterno in una quantità di 1,1-3,0 mmol/kg/giorno. Il tasso di crescita non dipende in modo significativo dall'assunzione di sodio quando vengono forniti liquidi in una quantità di 140-170 ml/kg/giorno.

Il volume di liquidi nella nutrizione parenterale Il bilancio dei liquidi viene calcolato tenendo conto:

Volume della nutrizione enterale (la nutrizione enterale in volumi fino a 25 ml/kg non viene presa in considerazione nel calcolo dei liquidi e dei nutrienti necessari) Diuresi Dinamica del peso corporeo Livello di sodio Il livello di sodio deve essere mantenuto a 135. Un aumento del livello di sodio indica disidratazione. Questo ha 145 mmol/l.

situazione, il volume del liquido deve essere aumentato, esclusi i preparati a base di sodio. Una diminuzione dei livelli di sodio è spesso un indicatore di iperidratazione.

I bambini affetti da ELBW sono caratterizzati dalla sindrome di “iponatriemia tardiva”, associata a funzionalità renale compromessa e aumento dell'apporto di sodio in un contesto di crescita accelerata.

Il volume dei liquidi nei bambini affetti da ELBW deve essere calcolato in modo tale che la perdita di peso giornaliera non superi il 4% e la perdita di peso nei primi 7 giorni di vita non superi il 10% nei neonati a termine e il 15% nei neonati prematuri . I dati indicativi sono presentati nella tabella 1.

Tabella 1.

Fabbisogno di liquidi stimato per i neonati

–  –  –

750 90-110 110-150 120-150 130-190 750-999 90-100 110-120 120-140 140-190 1000-1499 80-100 100-120 120-130 140-180 1500-2500 70-80 80-110 100-130 110-160 2500 60-70 70-80 90-100 110-160

–  –  –

Si dovrebbe cercare di coprire completamente tutti i componenti dell’apporto energetico attraverso la nutrizione parenterale ed enterale. Solo se è indicata la nutrizione parenterale totale, tutti i bisogni dovrebbero essere forniti per via parenterale. In altri casi, la quantità di energia non ricevuta per via enterale viene somministrata per via parenterale.

Il tasso di crescita più rapido si verifica nei frutti meno maturi, quindi è necessario fornire al bambino l'energia per la crescita il più presto possibile. Durante il periodo di transizione, impegnarsi per ridurre al minimo le perdite di energia (allattamento in zona termoneutrale, limitazione dell'evaporazione dalla pelle, modalità protettiva).

Nel più breve tempo possibile (1-3 giorni di vita), fornire un apporto energetico pari al metabolismo a riposo – 45-60 kcal/kg.

Aumentare quotidianamente il contenuto calorico della nutrizione parenterale di 10-15 kcal/kg con l'obiettivo di raggiungere un contenuto calorico di 105 kcal/kg entro 7-10 giorni di vita.

Con la nutrizione parenterale parziale aumentare con lo stesso ritmo l'apporto energetico totale in modo da raggiungere un apporto calorico di 120 kcal/kg entro 7-10 giorni di vita.

Interrompere la nutrizione parenterale solo quando la nutrizione enterale raggiunge almeno 100 kcal/kg.

Dopo l'interruzione della nutrizione parenterale, continuare a monitorare gli indicatori antropometrici e apportare correzioni nutrizionali.

Se è impossibile raggiungere uno sviluppo fisico ottimale con la nutrizione esclusivamente enterale, continuare la nutrizione parenterale.

I grassi sono un substrato più denso di energia rispetto ai carboidrati.

Le proteine ​​nei bambini prematuri possono anche essere parzialmente utilizzate dall'organismo per produrre energia. Le calorie non proteiche in eccesso, indipendentemente dalla fonte, vengono utilizzate per la sintesi dei grassi.

La ricerca moderna dimostra che le proteine ​​non sono solo un'importante fonte di materiale plastico per la sintesi di nuove proteine, ma anche un substrato energetico, soprattutto nei bambini con peso corporeo estremamente basso e molto basso. Circa il 30% degli aminoacidi in entrata può essere utilizzato per scopi di sintesi energetica. Il compito prioritario è garantire la sintesi di nuove proteine ​​​​nel corpo del bambino. Con un apporto insufficiente di calorie non proteiche (carboidrati, grassi), aumenta la percentuale di proteine ​​utilizzate per la sintesi energetica e una percentuale minore viene utilizzata per scopi plastici, il che è indesiderabile. La supplementazione di aminoacidi alla dose di 3 g/kg/giorno durante le prime 24 ore dopo la nascita nei neonati VLBW ed ELBW è sicura ed è associata ad un migliore aumento di peso.

Le preparazioni di albumina, plasma fresco congelato e altri componenti del sangue non sono preparazioni per la nutrizione parenterale. Quando si prescrive la nutrizione parenterale, non dovrebbero essere presi in considerazione come fonte di proteine.

Nel caso dei farmaci destinati alla somministrazione a un neonato, l'acidosi metabolica è una complicanza estremamente rara dell'uso di aminoacidi nei neonati. L'acidosi metabolica non è una controindicazione all'uso degli aminoacidi.

È NECESSARIO RICORDARE CHE L'ACIDOSI METABOLICA

NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI NON È UNA MALATTIA INDIPENDENTE, MA UNA MANIFESTAZIONE

ALTRA MALATTIA

Il fabbisogno proteico è determinato in base alla quantità di proteine ​​richieste (1) per la sintesi e risintesi delle proteine ​​nel corpo (proteine ​​immagazzinate), (2) utilizzate per l'ossidazione come fonte di energia, (3) la quantità di proteine ​​escrete .

La quantità ottimale di proteine ​​o aminoacidi nella dieta è determinata dall'età gestazionale del bambino, poiché la composizione dell'organismo cambia man mano che il feto cresce.

Nei frutti meno maturi, la velocità di sintesi proteica è normalmente più elevata che in quelli più maturi; le proteine ​​occupano una proporzione maggiore nei tessuti appena sintetizzati. Pertanto, più bassa è l’età gestazionale, maggiore è il fabbisogno di proteine, un cambiamento graduale nel rapporto tra calorie proteiche e non proteiche nella dieta da 4 o più g/100 kcal nei neonati prematuri meno maturi a

2,5 g/100 kcal in quelli più maturi consentono di simulare la composizione del peso corporeo caratteristica di un feto sano.

Dosi iniziali, tasso di aumento e livello di dota target Tattiche di prescrizione:

Le quantità di proteine ​​a seconda dell'età gestazionale sono indicate nella Tabella n. 1 dell'Appendice. L’introduzione di aminoacidi fin dalle prime ore di vita del bambino è obbligatoria per i neonati con peso corporeo molto basso ed estremamente basso.

Nei bambini con peso alla nascita inferiore a 1500 g, l'integrazione proteica parenterale deve rimanere invariata fino a quando il volume della nutrizione enterale raggiunge i 50 ml/kg/die.

1,2 grammi di aminoacidi da soluzioni di nutrizione parenterale equivalgono a circa 1 g di proteine. Per i calcoli di routine, è consuetudine arrotondare questo valore a 1 g più vicino.

Il metabolismo degli aminoacidi nei neonati ha una serie di caratteristiche, pertanto, per una nutrizione parenterale sicura, dovrebbero essere utilizzati preparati proteici, sviluppati tenendo conto delle caratteristiche del metabolismo degli aminoacidi nei neonati e consentiti da 0 mesi (vedere Tabella n. 2 del l'appendice). I preparati per la nutrizione parenterale per adulti non devono essere utilizzati nei neonati.

La supplementazione di aminoacidi può essere effettuata sia attraverso una vena periferica che attraverso un catetere venoso centrale. Ad oggi, non sono stati sviluppati test efficaci per monitorare la sicurezza e l'efficacia del monitoraggio della sufficienza e della sicurezza della somministrazione di proteine ​​parenterali. A questo scopo è ottimale utilizzare l'indicatore del bilancio dell'azoto, ma nella medicina pratica l'urea viene utilizzata per una valutazione integrale dello stato del metabolismo proteico. Il monitoraggio deve essere effettuato a partire dalla 2a settimana di vita ad intervalli di 1 volta ogni 7-10 giorni. In questo caso, un basso livello di urea (meno di 1,8 mmol/l) indicherà un apporto proteico insufficiente. Un aumento dei livelli di urea non può essere chiaramente interpretato come un indicatore di eccessivo carico proteico. L'urea può anche aumentare a causa di insufficienza renale (quindi aumenteranno anche i livelli di creatinina) ed essere un indicatore di un aumento del catabolismo proteico con una mancanza di substrati energetici o della proteina stessa.

–  –  –

Gli acidi grassi sono essenziali per la maturazione del cervello e della retina;

I fosfolipidi sono un componente delle membrane cellulari e tensioattivo;

Prostaglandine, leucotrieni e altri mediatori sono metaboliti degli acidi grassi.

Dosi iniziali, velocità di aumento e livello di dota target. Sono indicati i fabbisogni di grassi e grassi in base all'età gestazionale. Se necessario, limitare l'assunzione di grassi, Tabella n. 1 dell'Appendice.

La dose non deve essere ridotta al di sotto di 0,5-1,0 g/kg/die perché È questa dose che aiuta a prevenire la carenza di acidi grassi essenziali.

La ricerca moderna indica i vantaggi dell'utilizzo di emulsioni di grassi nella nutrizione parenterale contenenti quattro tipi di oli (olio di oliva, olio di soia, olio di pesce, trigliceridi a catena media), che non sono solo una fonte di energia, ma anche una fonte di acidi grassi essenziali, compresi gli acidi grassi Omega-3. In particolare, l'uso di tali emulsioni riduce il rischio di sviluppare colestasi.

Un grammo di grasso contiene 10 kilocalorie.

Il minor numero di complicazioni è causato dall'uso di tattiche di prescrizione:

Emulsione di grassi al 20%. Le emulsioni lipidiche approvate per l'uso in neonatologia sono elencate nella Tabella 3;

L'infusione dell'emulsione grassa deve essere effettuata in modo uniforme e a velocità costante durante tutta la giornata;

La donazione delle emulsioni lipidiche deve essere effettuata preferibilmente attraverso una vena periferica;

Se l'infusione dell'emulsione di grasso viene eseguita attraverso un accesso venoso comune, le linee di infusione devono essere collegate il più vicino possibile al connettore del catetere e deve essere utilizzato un filtro per l'emulsione di grasso;

I sistemi attraverso i quali viene infusa l'emulsione grassa e la siringa con l'emulsione devono essere protetti dalla luce;

La soluzione di eparina non deve essere aggiunta all'emulsione grassa.

Monitoraggio della sicurezza e dell’efficacia del sussidio

Controllo della sicurezza della quantità di grassi somministrata

si basa sul monitoraggio della concentrazione dei trigliceridi nel plasma sanguigno un giorno dopo aver modificato la velocità di somministrazione. Se i livelli di trigliceridi non possono essere controllati, è necessario eseguire un test di limpidezza del siero. In questo caso 2-4 ore prima dell'analisi è necessario interrompere la somministrazione delle emulsioni lipidiche.

Normalmente, i livelli di trigliceridi non dovrebbero superare 2,26 mmol/l (200 mg/dl), sebbene secondo il gruppo di lavoro tedesco sulla nutrizione parenterale (GerMedSci 2009), i livelli di trigliceridi plasmatici non dovrebbero superare 2,8 mmol/l.

Se i livelli di trigliceridi sono superiori a quelli accettabili, l'integrazione di emulsione lipidica deve essere ridotta di 0,5 g/kg/giorno.

Alcuni farmaci (ad esempio, amfotericina e steroidi) portano ad un aumento delle concentrazioni di trigliceridi.

Gli effetti collaterali e le complicazioni della somministrazione endovenosa di lipidi, inclusa l'iperglicemia, si verificano più frequentemente a velocità di somministrazione superiori a 0,15 g di lipidi per kg/ora.

Tabella 3.

Limitazioni per la somministrazione di emulsioni lipidiche

–  –  –

componente della nutrizione parenterale, indipendentemente dall’età gestazionale e dal peso alla nascita.

Un grammo di glucosio contiene 3,4 calorie. Negli adulti, la produzione endogena di glucosio inizia quando il livello di assunzione di glucosio è inferiore a 3,2 mg/kg/min, nei neonati a termine - inferiore a 5,5 mg/kg/min (7,2 g/kg/giorno ), nei neonati prematuri - con qualsiasi tasso di assunzione di glucosio inferiore a 7,5-8 mg/kg/min (44 mmol/kg/min o

11,5 g/kg/giorno). La produzione basale di glucosio senza somministrazione esogena è approssimativamente uguale nei neonati a termine e pretermine ed è pari a 3,0 – 5,5 mg/kg/min 3-6 ore dopo il pasto. Nei neonati a termine, la produzione di base del glucosio copre il 60-100% del fabbisogno, mentre nei neonati prematuri copre solo il 40-70%. Ciò significa che senza la somministrazione esogena, i neonati prematuri esauriranno rapidamente le loro riserve di glicogeno, che sono basse, e distruggeranno le loro stesse proteine ​​e grassi. Pertanto il minimo richiesto è il tasso di entrata, che permette di minimizzare la produzione endogena.

Si calcola il fabbisogno di carboidrati del neonato - Fabbisogno di carboidrati

in base al fabbisogno calorico e al tasso di utilizzo del glucosio (vedere Tabella n. 1 dell'Appendice). In caso di tolleranza al carico di carboidrati (livello di glucosio nel sangue non superiore a 8 mmol/l), il carico di carboidrati deve essere aumentato quotidianamente di 0,5 - 1 mg/kg/min, ma non più di 12 mg/kg/min.

La sicurezza e l’efficacia dell’integrazione di glucosio vengono monitorate monitorando i livelli di glucosio nel sangue. Se il livello di glucosio nel sangue è compreso tra 8 e 10 mmol/L, il carico di carboidrati non deve essere aumentato.

È NECESSARIO RICORDARE CHE L'IPERGLICEMIA È PIÙ COMUNE

È SOLO UN SINTOMO DI UN'ALTRA MALATTIA CHE DOVREBBE ESSERE ESCLUSA.

Se il livello di glucosio nel sangue del paziente rimane inferiore a 3 mmol/l, il carico di carboidrati deve essere aumentato di 1 mg/kg/min. Se il livello di glucosio nel sangue del paziente durante il controllo è inferiore a 2,2 mmol/l, una soluzione di glucosio al 10% deve essere somministrata come bolo alla velocità di 2 ml/kg.

RICORDATE CHE L'IPOGLICEMIA È PERICOLOSA

UNA CONDIZIONE PER TUTTA LA VITA CHE PUÒ CAUSARE DISABILITÀ

6. NECESSITÀ DI ELETTROLITI E MICROELEMENTI

–  –  –

Il suo principale ruolo biologico è garantire la trasmissione neuromuscolare degli impulsi. Gli indicatori iniziali dei sussidi di potassio e il tasso di aumento sono indicati nella tabella n. 3 dell'Appendice.

La prescrizione di potassio ai bambini affetti da ELBW è possibile dopo che la concentrazione nel siero sanguigno non supera 4,5 mmol/l (dal momento in cui si stabilisce un'adeguata diuresi a 3-4

–esimo giorno di vita). Il fabbisogno medio giornaliero di potassio nei bambini affetti da ELBW aumenta con l'età e raggiunge 3-4 mmol/kg entro l'inizio della 2a settimana di vita.

Il criterio per l'iperkaliemia nel primo periodo neonatale è un aumento della concentrazione di potassio nel sangue superiore a 6,5 ​​mmol/l e dopo 7 giorni di vita - superiore a 5,5 mmol/l. L'iperkaliemia è un problema serio nei neonati affetti da ELBW, che si verifica anche con un'adeguata funzionalità renale e un normale apporto di potassio (iperkaliemia non oligurica).

Un rapido aumento dei livelli sierici di potassio durante le prime 24 ore di vita è tipico dei bambini estremamente immaturi.

La causa di questa condizione può essere l'iperaldesteronismo, l'immaturità dei tubuli renali distali e l'acidosi metabolica.

L'ipokaliemia è una condizione in cui la concentrazione di potassio nel sangue è inferiore a 3,5 mmol/l. Nei neonati, si verifica più spesso a causa di grandi perdite di liquidi attraverso vomito e feci, eccessiva escrezione di potassio nelle urine, soprattutto con la somministrazione a lungo termine di diuretici e terapia infusionale senza aggiunta di potassio. La terapia con glucocorticoidi (prednisolone, idrocortisone), l'intossicazione con glicosidi cardiaci sono anche accompagnate dallo sviluppo di ipokaliemia. Clinicamente, l'ipokaliemia è caratterizzata da disturbi del ritmo cardiaco (tachicardia, extrasistole), poliuria. La terapia per l'ipokaliemia si basa sul ripristino dei livelli di potassio endogeno.

Il sodio è il catione principale del liquido extracellulare dell'osso, il cui contenuto determina l'osmolarità di quest'ultimo. Gli indicatori iniziali del sussidio di sodio, il tasso di aumento, sono indicati nell'Appendice, Tabella N. 3. La somministrazione programmata di sodio inizia a 3-4 giorni di vita o da un'età precoce quando il livello sierico di sodio diminuisce a meno di 140 mmol/l. Il fabbisogno di sodio nei neonati è di 3-5 mmol/kg al giorno.

I bambini affetti da ELBW spesso sviluppano la sindrome della “iponatremia tardiva”, causata da una compromissione della funzionalità renale e da un aumento dell'assunzione di sodio in un contesto di crescita accelerata.

L’iponatriemia (livello plasmatico di Na inferiore a 130 mmol/l), che si è verificata nei primi 2 giorni in un contesto di aumento di peso patologico e sindrome dell’edema, è chiamata “iponatriemia da diluizione”. In tale situazione, il volume del fluido somministrato deve essere riconsiderato. In altri casi, la somministrazione aggiuntiva di farmaci a base di sodio è indicata quando la sua concentrazione nel siero del sangue scende al di sotto di 125 mmol/l.

L’ipernatriemia è un aumento della concentrazione di sodio nel sangue superiore a 145 mmol/l. L'ipernatriemia si sviluppa nei bambini affetti da ELBW nei primi 3 giorni di vita a causa di grandi perdite di liquidi e indica disidratazione. Il volume del fluido deve essere aumentato, esclusi i preparati a base di sodio. Una causa più rara di ipernatriemia è l'eccessiva assunzione endovenosa di bicarbonato di sodio o di altri farmaci contenenti sodio.

Lo ione calcio prende parte a vari processi biochimici del calcio e del fosforo nel corpo. Fornisce la trasmissione neuromuscolare, partecipa alla contrazione muscolare, garantisce la coagulazione del sangue e svolge un ruolo importante nella formazione del tessuto osseo. Un livello costante di calcio nel siero del sangue è mantenuto dagli ormoni paratiroidei e dalla calcitonina. Con un apporto insufficiente di fosforo, viene trattenuto dai reni e, di conseguenza, la scomparsa del fosforo nelle urine. La mancanza di fosforo porta allo sviluppo di ipercalcemia e ipercalciuria, e successivamente alla demineralizzazione ossea e allo sviluppo dell'osteopenia del prematuro.

Gli indicatori iniziali dei sussidi per il calcio e il tasso di aumento sono indicati nella tabella n. 3 dell'Appendice.

Segni di carenza di calcio nei neonati: convulsioni, diminuzione della densità ossea, sviluppo di rachitismo, osteoporosi, itetania.

Segni di carenza di fosforo nei neonati: diminuzione della densità ossea, rachitismo, fratture, dolore osseo, insufficienza cardiaca.

L'ipocalcemia neonatale è una condizione patologica che si sviluppa quando la concentrazione di calcio nel sangue è inferiore a 2 mmol/l (calcio ionizzato inferiore a 0,75-0,87 mmol/l) nei neonati a termine e 1,75 mmol/l (calcio ionizzato inferiore a 0,75-0,87 mmol/l) nei neonati a termine. 0,62-0,75 mmol/l) nei neonati prematuri. I fattori di rischio perinatale per lo sviluppo dell'ipocalcemia sono considerati prematurità, asfissia (punteggio Apgar 7 punti), diabete mellito insulino-dipendente nella madre e ipoplasia congenita delle ghiandole paratiroidi.

Segni di ipocalcemia in un neonato: spesso asintomatico, insufficienza respiratoria (tachipnea, apnea), sintomi neurologici (sindrome di aumentata eccitabilità neuro-riflesso, convulsioni).

La concentrazione sierica è 0,7-1,1 mmol/l. OdMagnesio Tuttavia, la vera carenza di magnesio non viene sempre diagnosticata, poiché solo lo 0,3% circa del contenuto totale di magnesio nell'organismo si trova nel siero del sangue. Il significato fisiologico del magnesio è grande: il magnesio controlla i processi dipendenti dall'energia (ATP), partecipa alla sintesi di proteine, acidi nucleici, grassi, fosfolipidi tensioattivi e membrane cellulari, partecipa all'omeostasi del calcio e al metabolismo della vitamina D, è un regolatore degli ioni canali e, di conseguenza, funzioni cellulari (SNC, cuore, tessuto muscolare, fegato, ecc.). Il magnesio è necessario per mantenere i livelli di potassio e calcio nel sangue.

L'introduzione del magnesio come parte della PN inizia il 2° giorno di vita, in conformità con il fabbisogno fisiologico di 0,2-0,3 mmol/kg/giorno (Tabella n. 3 dell'Appendice). Prima di iniziare la somministrazione di magnesio, si esclude l'ipermagnesiemia, soprattutto se alla donna sono stati somministrati integratori di magnesio durante il parto.

La somministrazione di magnesio viene attentamente monitorata ed eventualmente interrotta in caso di colestasi, poiché il magnesio è uno degli elementi che viene metabolizzato dal fegato.

Quando i livelli di magnesio sono inferiori a 0,5 mmol/l, possono comparire sintomi clinici di ipomagnesiemia, simili ai sintomi dell'ipocalcemia (comprese le convulsioni). Se l'ipocalcemia è refrattaria al trattamento, deve essere esclusa la presenza di ipomagnesiemia.

In caso di ipomagnesiemia sintomatica: solfato di magnesio a base di magnesio 0,1-0,2 mmol/kg EV per 2-4 ore (se necessario, può essere ripetuto dopo 8-12 ore). Una soluzione di solfato di magnesio al 25% viene diluita almeno 1:5 prima della somministrazione. Durante la somministrazione vengono monitorate la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.

Dose di mantenimento: 0,15-0,25 mmol/kg/giorno IV per 24 ore.

Ipermagnesiemia. Il livello di magnesio è superiore a 1,15 mmol/l. Ragioni: overdose di farmaci a base di magnesio; ipermagnesiemia nella madre dovuta al trattamento della preeclampsia durante il parto. Si manifesta come una sindrome caratterizzata da depressione del sistema nervoso centrale, ipotensione arteriosa, depressione respiratoria, ridotta motilità del tratto digestivo e ritenzione urinaria.

Lo zinco è coinvolto nel metabolismo dell'energia, dei macronutrienti e degli acidi cleici nuZinc. Il rapido tasso di crescita dei neonati molto prematuri determina il loro maggiore fabbisogno di zinco rispetto ai neonati a termine. I bambini molto prematuri e quelli con elevate perdite di zinco dovute a diarrea, presenza di stomia e gravi malattie della pelle richiedono l'inclusione del solfato di zinco nella nutrizione parenterale.

Il selenio è un componente antiossidante e attivo

6.6 Selenio glutatione perossidasi, un enzima che protegge i tessuti dai danni causati dalle specie reattive dell'ossigeno. Bassi livelli di selenio si riscontrano spesso nei neonati prematuri, il che contribuisce allo sviluppo del BPD e della retinopatia del prematuro in questa categoria di bambini.

Fabbisogno di selenio nei neonati prematuri: 1-3 mg/kg/giorno (rilevante per la nutrizione parenterale a lungo termine per diversi mesi).

Attualmente, in Russia i preparati di fosforo, zinco e selenio per la somministrazione parenterale non sono registrati, il che rende impossibile il loro utilizzo nei neonati in terapia intensiva.

Vitamine liposolubili. Vitalipid N per bambini - isVITAMINS viene utilizzato nei neonati per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamine liposolubili A, D2, E, K1. Fabbisogno: 4 ml/kg/giorno. Vitalipid N per bambini viene aggiunto all'emulsione grassa. La soluzione risultante viene miscelata mediante leggera agitazione, quindi utilizzata per infusioni parenterali. Prescritto in base all'età gestazionale e al peso corporeo, contemporaneamente alla nomina di un'emulsione grassa.

Vitamine idrosolubili - Soluvit N (Soluvit-N) - viene utilizzato come componente della nutrizione parenterale per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamine idrosolubili (tiamina mononitrato, riboflavina sodio fosfato diidrato, nicotinamide, piridossina cloridrato, sodio pantotenato, sodio ascorbato , biotina, acido folico, cianocobalamina ). Fabbisogno: 1 ml/kg/giorno. La soluzione Soluvit N viene aggiunta a soluzioni di glucosio (5%, 10%, 20%), emulsione lipidica o ad una soluzione per nutrizione parenterale (accesso centrale o periferico). Prescritto contemporaneamente all'inizio della nutrizione parenterale.

8. MONITORAGGIO DURANTE LO SVOLGIMENTO

NUTRIZIONE PARENTERALE

Contemporaneamente all'inizio della nutrizione parenterale, concentrazione di glucosio nel sangue;

eseguire un esame del sangue generale e determinare:

Durante la nutrizione parenterale è necessario variare ogni giorno il peso corporeo;

determinare giornalmente:

Concentrazione di glucosio nelle urine;

Concentrazione di elettroliti (K, Na, Ca);

Concentrazione di glucosio nel sangue (con un aumento del tasso di utilizzo del glucosio - 2 volte al giorno);

Con la somministrazione parenterale a lungo termine, la concentrazione di glucosio nel sangue viene monitorata settimanalmente;

fare un esame del sangue generale e determinare gli elettroliti (K, Na, Ca);

Livelli plasmatici di creatinina e urea.

9. COMPLICAZIONI DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE

La nutrizione parenterale è uno dei principali fattori di rischio per le infezioni ospedaliere, insieme al cateterismo venoso centrale e alla ventilazione meccanica. La meta-analisi non ha mostrato differenze significative nell’incidenza di complicanze infettive durante l’utilizzo di cateteri vascolari centrali e periferici.

Stravaso della soluzione e comparsa di infiltrati, che potrebbero esserne la causa. formazione di difetti estetici o funzionali. Molto spesso, questa complicanza si sviluppa sullo sfondo dei cateteri venosi periferici permanenti.

Versamento nella cavità pleurica/pericardio (1,8/1000 linee profonde posizionate, la mortalità è stata di 0,7/1000 linee posizionate).

La colestasi si verifica nel 10-12% dei bambini che ricevono nutrizione parenterale a lungo termine. Modi efficaci comprovati per prevenire la colestasi sono l'inizio più precoce possibile della nutrizione enterale e l'uso di preparati di emulsione grassa con l'aggiunta di olio di pesce (SMOF - lipide).

Ipoglicemia/iperglicemia Disturbi elettrolitici Flebiti Osteopenia Algoritmo per il calcolo del programma parenterale Questo schema è approssimativo e tiene conto dei fabbisogni nutrizionali per la situazione di assorbimento riuscito della nutrizione enterale.

10. PROCEDURA PER IL CALCOLO DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE

–  –  –

2. Calcolo del volume della nutrizione parenterale (tenendo conto del volume della nutrizione enterale).

3. Calcolo del volume giornaliero di soluzione proteica.

4. Calcolo del volume giornaliero di emulsione grassa.

5. Calcolo del volume giornaliero di elettroliti.

6. Calcolo della quantità giornaliera di vitamine.

7. Calcolo del volume giornaliero di carboidrati.

8. Calcolo del volume di fluido iniettato per glucosio.

9. Selezione dei volumi di soluzioni di glucosio.

10. Redazione di una scheda di terapia infusionale.

11. Calcolo del tasso di introduzione delle soluzioni.

10.1. Liquido: moltiplicare il peso del bambino in chilogrammi per la dose calcolata di liquido per kg. peso corporeo (vedi tabella). Se vi sono indicazioni per aumentare o diminuire l'assunzione di liquidi, la dose viene adattata individualmente.

Questo volume comprende tutti i liquidi somministrati al bambino:

nutrizione parenterale, nutrizione enterale, antibiotici liquidi somministrati per via parenterale. La nutrizione trofica minima (meno di 25 ml/kg/giorno), che deve essere effettuata nel primo giorno di vita, non viene presa in considerazione nel volume totale dei liquidi.

–  –  –

Quando il volume della nutrizione enterale supera il trofico:

Dose giornaliera di liquidi (ml/die) – volume di nutrizione enterale (ml/die) = volume giornaliero di nutrizione parenterale.

10.2. Proteine: moltiplicare il peso del bambino in chilogrammi per la dose stimata di proteine ​​parenterali per kg. peso corporeo (vedi tabella) tenendo conto delle proteine ​​enterali immesse (con volume di nutrizione enterale superiore a quello trofico)

–  –  –

Quando si calcola la nutrizione parenterale parziale, la dose di proteine ​​in grammi viene calcolata nel volume giornaliero di nutrizione enterale e il risultato viene sottratto dalla dose proteica giornaliera.

10.3. Grassi: moltiplicare il peso del bambino (kg) per la dose calcolata di grassi per kg. peso corporeo (vedi tabella) tenendo conto delle proteine ​​enterali immesse (con volume di nutrizione enterale superiore a quello trofico)

–  –  –

Nel calcolo della nutrizione parenterale parziale, la dose di grasso in grammi viene calcolata nel volume giornaliero di nutrizione enterale e il risultato viene sottratto dalla dose giornaliera di grasso.

10.4. Elettrolita: calcolo della dose di sodio quando si utilizza una soluzione salina:

–  –  –

Preparato di vitamine idrosolubili - Soluvit N detVitamins:

Cinese: 1 ml/kg/giorno. Sciogliere aggiungendo ad una delle soluzioni:

Vitalipid N per bambini, Intralipid 20%, SMOFlipid 20%;

acqua per preparazioni iniettabili; soluzione di glucosio (5, 10 o 20%).

–  –  –

Una preparazione di vitamine liposolubili - Vitalipid N per bambini - viene aggiunta solo alla soluzione di emulsione grassa per la nutrizione parenterale in ragione di 4 ml/kg.

–  –  –

1. Calcola il numero di grammi di glucosio al giorno: moltiplicando i carboidrati:

Prendiamo il peso del bambino in chilogrammi in base alla dose calcolata del tasso di utilizzo del glucosio (vedi tabella) e lo moltiplichiamo per un fattore 1,44.

Velocità di somministrazione dei carboidrati (mg/kg/min) x m (kg) x 1,44 = dose di glucosio (g/giorno).

2. Nel calcolo della nutrizione parenterale parziale, la dose di carboidrati in grammi viene calcolata nel volume giornaliero di nutrizione enterale e sottratta dalla dose giornaliera di carboidrati.

3. Calcolo del volume di liquido somministrato per glucosio: dalla dose giornaliera di liquido (ml/giorno), sottrarre il volume della nutrizione enterale, il volume giornaliero di proteine, grassi, elettroliti e liquido contenuto negli antibiotici somministrati per via parenterale.

Volume giornaliero di nutrizione parenterale (ml) - volume giornaliero di proteine ​​(ml) - volume giornaliero di emulsione lipidica (ml) - volume giornaliero di elettroliti (ml)

Il volume di liquido nella composizione di antibiotici somministrati per via parenterale, farmaci inotropi, ecc. - il volume delle soluzioni vitaminiche (ml) = il volume della soluzione di glucosio (ml).

4. Selezione dei volumi di soluzioni di glucosio:

Quando si prepara una soluzione al di fuori di una farmacia con glucosio standard al 5%, 10% e 40%, sono disponibili 2 opzioni di calcolo:

1. Calcolare il volume di glucosio al 40% contenuto

Prima opzione:

quantità specificata di glucosio secco – g/giorno: dose di glucosio (g/giorno)x10 = glucosio 40% ml

2. Calcolare la quantità di acqua da aggiungere:

Volume di liquido per glucosio - volume di glucosio al 40% = volume di acqua (ml)

1. Calcolare il volume della soluzione di glucosio con una concentrazione maggiore. Seconda opzione:

–  –  –

dove C1 è una concentrazione inferiore (ad esempio 10), C2 è una concentrazione maggiore (ad esempio 40)

2. Calcolare il volume di una soluzione a concentrazione inferiore Volume delle soluzioni di glucosio (ml) - volume di glucosio alla concentrazione C2 = volume di glucosio alla concentrazione C1

11. CONTROLLO DELLA CONCENTRAZIONE DI GLUCOSIO OTTENUTA IN

Dose giornaliera di glucosio (g) x 100/volume totale della soluzione combinata (ml) = concentrazione di glucosio nella soluzione (%);

1. Calcolo del contenuto calorico della nutrizione enterale

12. CONTROLLO DELLE CALORIE ALIMENTARI

2. Calcolo del contenuto calorico della nutrizione parenterale:

Dose di lipidi g/die x 9 + dose di glucosio g/die x 4 = contenuto calorico della nutrizione parenterale kcal/die;

Gli aminoacidi non sono considerati una fonte di calorie, sebbene possano essere utilizzati nel metabolismo energetico.

3. Valore dell'apporto calorico totale:

Contenuto calorico della nutrizione enterale (kcal/giorno) + contenuto calorico della PN (kcal/giorno)/peso corporeo (kg).

13. PREPARAZIONE DI UNA FOGLIA PER TERAPIA INFUSIONALE

Flebo:

Inserire i volumi delle soluzioni per infusione sul foglio:

40% glucosio - ...ml Dist. acqua - ... ml Oppure glucosio al 10% - ... ml glucosio al 40% - ... ml preparato proteico al 10% - ... ml soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% (o al 10%) - ... ml potassio al 4% soluzione di cloruro - ... ml soluzione al 25% solfato di magnesio - ... ml preparazione di gluconato di calcio al 10% - ... ml Eparina - ... ml (calcolo della dose di eparina, vedere la sezione “Tecnologia per la preparazione e somministrazione di soluzioni per parenteSoluvit - ... ml nutrizione orale")

Flebo IV:

Emulsione grassa al 20% -... ml Vitalipid -... ml La soluzione dell'emulsione grassa viene iniettata parallelamente alla soluzione principale in diverse siringhe, attraverso un raccordo a T.

Il momento ottimale per iniziare la terapia è il ricovero

14. CALCOLO DELLA VELOCITÀ DI INFUSIONE

componenti della nutrizione parenterale alla stessa velocità durante il giorno. Quando si effettua la nutrizione parenterale a lungo termine, si passa gradualmente all'infusione ciclica.

Calcolo della velocità di introduzione della soluzione principale:

Volume della soluzione totale di glucosio con proteine, vitamine ed elettroliti / 24 ore = velocità di somministrazione (ml/h) Calcolo della velocità di somministrazione dell'emulsione lipidica Volume di emulsione grassa con vitamine / 24 ore = velocità di somministrazione dell'emulsione lipidica (ml/ ora)

15. ACCESSO VENOSO DURANTE L'ESECUZIONE

La nutrizione parenterale può essere fornita tramite

NUTRIZIONE PARENTERALE

periferico e tramite accesso venoso centrale.

L'accesso periferico viene utilizzato quando non è pianificata la nutrizione parenterale a lungo termine e non verranno utilizzate soluzioni iperosmolari. L'accesso venoso centrale viene utilizzato quando è pianificata la nutrizione parenterale a lungo termine utilizzando soluzioni iperosmolari. Tipicamente, la concentrazione di glucosio in soluzione viene utilizzata come misura indiretta dell'osmolarità. Non è consigliabile iniettare soluzioni con una concentrazione di glucosio superiore al 12,5% in una vena periferica.

Tuttavia, per calcolare con maggiore precisione l'osmolarità di una soluzione, è possibile utilizzare la formula:

Osmolarità (mosm/l) = [amminoacidi (g/l) x 8] + [glucosio (g/l) x 7] + [sodio (mmol/l) x 2] + [fosforo (mg/l) x 0 , 2] -50 Si sconsiglia la somministrazione di soluzioni la cui osmolarità calcolata supera 850 – 1000 mOsm/l in una vena periferica.

Nella pratica clinica, la concentrazione di sostanza secca deve essere presa in considerazione nel calcolo dell'osmolarità.

16. TECNOLOGIA DI PREPARAZIONE E SCOPO

Le soluzioni per la nutrizione parenterale devono essere preparate in una stanza separata. La stanza deve soddisfare gli standard di ventilazione delle camere ultra pulite. La preparazione delle soluzioni deve essere effettuata sotto cappa a flusso laminare. La preparazione delle soluzioni per la nutrizione parenterale dovrebbe essere affidata all'infermiere più esperto. Prima di preparare le soluzioni, l'infermiera deve eseguire la pulizia chirurgica delle mani, indossare cuffia sterile, maschera, maschera, camice sterile e guanti sterili. Nella cappa a flusso laminare deve essere allestito un tavolo sterile. La preparazione delle soluzioni deve essere effettuata nel rispetto di tutte le regole di asepsi e antisettici. È consentito mescolare soluzioni di glucosio, aminoacidi ed elettroliti in un unico pacchetto. Per prevenire la trombosi del catetere, è necessario aggiungere eparina alla soluzione. La dose di eparina può essere determinata in ragione di 0,5 - 1 unità per 1 ml. soluzione pronta, ovvero 25 - 30 UI per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Le emulsioni grasse con vitamine liposolubili vengono preparate in un flacone o una siringa separata senza l'aggiunta di eparina. Per prevenire infezioni associate al catetere, riempire il sistema di infusione in condizioni sterili e cercare di allentarne la tenuta il meno possibile. Da questo punto di vista, sembra ragionevole utilizzare pompe per infusione volumetrica con sufficiente precisione nel dosaggio della soluzione a basse velocità di somministrazione quando si fornisce nutrizione parenterale. È più appropriato utilizzare erogatori a siringa quando il volume del mezzo iniettato non supera il volume di una siringa. Per garantire la massima tenuta, si consiglia di utilizzare rubinetti a tre vie e connettori senza ago durante il montaggio del circuito di infusione per la somministrazione di prescrizioni una tantum. Anche la sostituzione del circuito di infusione al letto del paziente deve essere effettuata nel rispetto di tutte le regole di asepsi e antisepsi.

17. GESTIONE DELLA NUTRIZIONE ENTERALE. PECULIARITÀ

A partire dal primo giorno di vita, in assenza di controindicazioni, è necessario iniziare un'alimentazione trofica. In futuro, se la nutrizione trofica sarà tollerata, il volume della nutrizione enterale dovrebbe essere sistematicamente ampliato. Fino a quando la nutrizione enterale non raggiunge i 50 ml/kg, è necessario apportare modifiche ai liquidi somministrati per via parenterale, ma non ai nutrienti somministrati per via parenterale. Quando il volume della nutrizione parenterale supera i 50 ml/kg, si effettua una nutrizione parenterale parziale su base residua, coprendo la carenza di nutrizione enterale.

Quando il volume della nutrizione enterale raggiunge 120 – 140

18. INTERRUZIONE DELLA NUTRIZIONE PARENTERALE

ml/kg, la nutrizione parenterale può essere interrotta.
Ministero della Salute della Repubblica di Bielorussia Istituto di istruzione "Università medica statale di Grodno" Conferenza scientifica e pratica internazionale "La medicina all'inizio del secolo: nel centenario della prima guerra mondiale" Raccolta di materiali Grodno GrSMU BBK 61+615.1( 091) UDC 5g M 34 Consigliato per da...”

“arti danneggiati; evacuare le persone colpite nei centri medici per il primo soccorso e ulteriori cure. Il primo soccorso medico alle persone colpite dovrebbe essere fornito direttamente sul luogo della lesione. Elenco della letteratura utilizzata 1. Vishnyakov Ya.D., Vagin V.I., Ovchinnikov V.V., Starodubets A.N...."

“ANALISI SPRESS DEL MERCATO DEI SERVIZI DI MEDICINA A PAGAMENTO (GINECOLOGIA E UROLOGIA) VERSIONE DIMOSTRATIVA Data di rilascio del rapporto: dicembre 2008. Questo studio è stato preparato da MA Step by Step solo a scopo informativo. Le informazioni presentate nello studio sono state ottenute da fonti aperte o raccolte attraverso il mercato...”

"Istituzione educativa statale di bilancio di istruzione professionale superiore "Università medica statale di Krasnoyarsk intitolata al professor V.F. Voino-Yasenetsky" del Ministero della sanità della Federazione Russa REC "Scienza della gioventù" Regionale..."

"L'importanza di monitorare la frequenza delle feci del neonato di Denise Bastain pubblicato sulla rivista LEAVEN, vol. 33 n. 6, dicembre 1997-gennaio 1998, pp. 123-6 Traduzione di Oksana Mikhailechko e Natalia Wilson Questo articolo viene fornito per informazioni generali ai leader e ai membri della Leche League. Fate attenzione..."

"UDC 17.023.1 Makulin Artyom Vladimirovich Makulin Artyom Vladimirovich Candidato di Filosofia, Dottorato in Filosofia, Capo del Dipartimento di Scienze Umanistiche Capo del Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Medicina dello Stato del Nord Università di Medicina dello Stato del Nord TAK..."

“FILTRAZIONE DEL GEL La filtrazione del gel (sinonimo della cromatografia su gel) è un metodo per separare una miscela di sostanze con diversi pesi molecolari mediante filtrazione attraverso vari cosiddetti gel cellulari. La filtrazione su gel è ampiamente utilizzata per determinare..."

"MINISTERO DELLA SALUTE DELL'UCRAINA UNIVERSITÀ MEDICA STATALE DI ZAPORIZHIE DIPARTIMENTO DI MALATTIE OFTALMOLOGICHE DEL NERVO OTTICO LABORATORIO per stagisti nella specialità "Oftalmologia" Zaporozhye Approvato in una riunione del Consiglio metodologico centrale della medicina statale di Zaporozhye..."

2017 www.site - “Biblioteca elettronica gratuita - documenti vari”

I materiali presenti su questo sito sono pubblicati solo a scopo informativo, tutti i diritti appartengono ai loro autori.
Se non accetti che il tuo materiale venga pubblicato su questo sito, scrivici, lo rimuoveremo entro 1-2 giorni lavorativi.

La crescita dei neonati e dei bambini prematuri non si ferma né rallenta dopo la nascita. Di conseguenza, il fabbisogno postnatale di calorie e proteine ​​non diminuisce! Fino a quando il neonato pretermine non è in grado di effettuare un completo assorbimento enterale, è importante la copertura parenterale di queste esigenze.

Ciò è particolarmente vero per gli integratori di glucosio subito dopo la nascita, altrimenti si rischia una grave ipoglicemia. Con la graduale introduzione della nutrizione enterale, la terapia infusionale parenterale può essere ridotta.

L'uso di programmi informatici (es. Visite 2000) per contare e preparare soluzioni per infusione e farmaci riduce il rischio di errori e migliora la qualità [E2].

Volume di infusione

1° giorno (compleanno):

Assunzione di liquidi:

  • Il volume totale di infusione può variare in base all'equilibrio, alla pressione sanguigna, alla capacità di assorbimento enterale, ai livelli di zucchero nel sangue e all'accesso vascolare aggiuntivo (ad esempio, catetere arterioso + 4,8-7,3 ml/giorno).

Vitamina K

  • neonati prematuri di peso > 1500 g: 2 mg per via orale (se il bambino è in condizioni soddisfacenti), altrimenti 100-200 mcg/kg di peso corporeo per via intramuscolare, sottocutanea o endovenosa lenta.
  • neonati prematuri con peso alla nascita< 1500 г: 100-200 мкг/кг массы тела внутримышечно, подкожно или внутривенно медленно (максимальная абсолютная доза 1 мг).
  • in alternativa: 3 ml/kg di peso corporeo Vitalipid infantile dal primo giorno di vita.

Attenzione: i sussidi di glucosio sono di circa 4,2 mg/kg/min - monitorare i livelli di zucchero, se necessario, somministrare concentrazioni più elevate possibili se si dispone di un catetere centrale!

2° giorno di vita: l'assunzione di liquidi aumenta di 15 ml/kg di peso corporeo/giorno in base all'equilibrio, alla diuresi, al peso specifico delle urine, all'edema e al peso corporeo. Inoltre:

  • Sodio, potassio, cloruro a seconda dei dati di laboratorio.
  • Glucosio per via endovenosa: 8-10 (-12 nei neonati a termine) mg/kg/min di glucosio. aumentare o diminuire la dose a seconda dei livelli di zucchero nel sangue e della glicosuria, obiettivo: normoglicemia.
  • Emulsione lipidica al 20% 2,5-5 ml/kg nelle 24 ore a peso corporeo< 1500 г.
  • Vitamine: 3 ml/kg Vitalipid infant e 1 ml/kg Soluvit-N.
  • Glicero-1-fosfato 1,2 ml/kg/giorno.

3° giorno di vita: l'assunzione di liquidi aumenta di 15 ml/kg di peso corporeo/giorno in base all'equilibrio, alla diuresi, al peso specifico delle urine, all'edema e al peso corporeo. Inoltre:

  • Emulsione lipidica 20% - aumentare la dose a 5-10 ml/kg/die.
  • Magnesio, zinco e oligoelementi (nei neonati prematuri in età gestazionale< 28 недель возможно назначение уже с 1-2 дня жизни).

Dopo il terzo giorno di vita:

  • La somministrazione di liquidi deve essere aumentata approssimativamente: fino a 130 (-150) ml/kg/giorno a seconda del peso corporeo, dell'equilibrio, della diuresi, del peso specifico delle urine, dell'edema, della perdita impercettibile di liquidi e dell'apporto calorico ottenibile (ampia variabilità).
  • Calorie: aumentare ogni giorno se possibile. Obiettivo: 100-130 kcal/kg/giorno.
  • Aumento della nutrizione enterale: il volume della nutrizione enterale aumenta a seconda delle condizioni cliniche, del volume residuo nello stomaco e dei risultati dell'osservazione del personale medico: di 1-3 ml/kg per alimentazione (con alimentazione enterale, il volume massimo di aumento nella nutrizione enterale è 24-30 ml/die).
  • Proteine: con la nutrizione parenterale totale, l'obiettivo è almeno 3 g/kg/giorno.
  • Grassi: massimo 3-4 g/kg/giorno IV, ovvero circa il 40-50% delle calorie fornite per via parenterale.

Si prega di notare la domanda/modalità di somministrazione:

Con l'accesso venoso periferico, la concentrazione massima consentita di glucosio nella soluzione per infusione è del 12%.

Con l'accesso venoso centrale, se necessario, la concentrazione di glucosio può essere aumentata al 66%. Tuttavia, la proporzione della soluzione di glucosio nell'infusione totale dovrebbe essere uguale< 25-30 %.

Le vitamine devono essere protette dalla luce (sistema di infusione giallo).

Non somministrare mai calcio e bicarbonato di sodio insieme! È possibile un’ulteriore infusione di calcio che può essere interrotta durante la somministrazione di bicarbonato di sodio.

Calcio, emulsioni di grasso per via endovenosa ed eparina insieme (combinati in un'unica soluzione) precipitano!

Eparina (1 UI/ml): consentita attraverso un catetere arterioso ombelicale o un catetere arterioso periferico, non attraverso un catetere silastico.

Quando si esegue la fototerapia, le emulsioni lipidiche per la somministrazione endovenosa devono essere protette dalla luce (giallo “set di infusione con filtro, protetto dalla luce”).

Soluzioni e sostanze

Accuratamente Tutte le soluzioni per infusione in flaconi di vetro contengono alluminio, che viene rilasciato dal vetro durante la conservazione! L’alluminio è neurotossico e può portare a disturbi dello sviluppo neurologico nei neonati prematuri. Pertanto, quando possibile, utilizzare farmaci in bottiglie di plastica o grandi confezioni di vetro.

Carboidrati (glucosio):

  • Con la nutrizione parenterale totale, i neonati prematuri necessitano fino a 12 mg/kg/min di glucosio, almeno 8-10 mg/kg/min, che corrispondono a 46-57 kcal/kg/giorno.
  • Un'eccessiva integrazione di glucosio porta a iperglicemia [E], aumento della lipogenesi e comparsa di fegato grasso [E2-3]. La produzione di CO2 aumenta e di conseguenza il volume minuto della respirazione [E3], il metabolismo delle proteine ​​peggiora [E2-3].
  • Livelli elevati di zucchero nel sangue nei neonati prematuri aumentano il rischio di morbilità e mortalità, nonché di mortalità per cause infettive [E2-3, adulti].
  • La somministrazione di glucosio >18 g/kg deve essere evitata.

Consiglio: in caso di iperglicemia è opportuno ridurre l'integrazione di glucosio, può essere prescritta l'insulina. L'insulina viene adsorbita sulle pareti del sistema di infusione, quindi è necessario utilizzare sistemi di infusione in polietilene o presciacquare il sistema di infusione con 50 ml di soluzione di insulina. I neonati estremamente immaturi e i neonati prematuri con problemi infettivi sono particolarmente inclini all’iperglicemia! In caso di iperglicemia persistente è necessaria la somministrazione precoce di insulina per evitare una nutrizione ipocalorica prolungata del bambino.

Proteina:

  • Utilizzare solo soluzioni di aminoacidi contenenti taurina (Aminopad o Primene). Per i bambini prematuri iniziare dal primo giorno di vita. Per ottenere un bilancio di azoto positivo è necessario un minimo di 1,5 g/kg/giorno [E1]. Nei neonati prematuri, la quantità massima è di 4 g/kg/giorno, nei neonati a termine - 3 g/kg/giorno [E2].
  • Le soluzioni di aminoacidi devono essere conservate in un luogo protetto dalla luce; la protezione dalla luce non è necessaria durante l'infusione.

Grassi:

  • Utilizzare emulsioni lipidiche per somministrazione endovenosa a base di una miscela di olio di oliva e di soia (ad esempio Clinoleico; probabilmente ha un effetto benefico sul metabolismo delle prostaglandine) o a base di olio di soia puro (ad esempio Intralipid, LipovenOs 20%).
  • Per prevenire la carenza di acidi grassi essenziali è necessario prescrivere almeno 0,5-1,0 g di grasso/kg/die, a seconda della composizione dell'emulsione (il fabbisogno di acido linoleico è di almeno 0,25 g/kg/die per i prematuri e 0,1 g /kg/giorno per neonati a termine) [E4]. Infusione nell’arco di 24 ore [E2].
  • I livelli di trigliceridi dovrebbero rimanere< 250 мг/дл [Е4|.
  • Le emulsioni di grassi possono essere prescritte anche per l'anemia emolitica e le infezioni, tranne nei casi in cui il livello di bilirubina raggiunge il limite dell'exsanguinotrasfusione o in caso di shock settico. Una cattiva alimentazione indebolisce il sistema immunitario!

Attenzione all'acidosi.

Attenzione: in presenza di infezione, così come nei neonati con peso corporeo estremamente basso, il livello dei trigliceridi nel sangue deve essere controllato quando i lipidi vengono somministrati alla dose di 1-2 g/kg/die!

Micronutrienti: per la nutrizione parenterale a lungo termine (> 2 settimane) o nei neonati pretermine in età gestazionale< 28 недель начинать с 1-3 дня жизни:

  • Unizinc (Zink-DL-Hydrogenaspartat): 1 ml corrisponde a 650 mcg.
  • Fabbisogno: 150 mcg/kg/die nei primi 14 giorni, poi 400 mcg/kg/die.
  • Peditrace: somministrare con nutrizione parenterale totale per >2 settimane.
  • Selenio (Selenasi): con nutrizione parenterale a lunghissimo termine (mesi!). Fabbisogno: 5 mcg/kg/giorno.

Nota: Peditrace contiene 2 mcg/ml di selenio.

Attenzione: Peditrace contiene 250 μg/ml di zinco - è necessario ridurre il sussidio di unicina a 0,2 ml/kg/giorno.

Vitamine:

Vitamine liposolubili (Vitalipid infant): in caso di intolleranza alla somministrazione endovenosa di lipidi, Vital lipid può essere somministrato diluito in aminoacidi o soluzione salina, oppure lentamente – non diluito (18-24 ore prima), massimo 10 ml/die.

Vitamine idrosolubili (Soluvit-N): approvate in Germania per l'uso nei bambini di età superiore a 11 anni. In altri paesi europei è consentito l'uso anche nei neonati e nei bambini prematuri.

Fabbisogno: i fabbisogni di quasi tutte le vitamine non sono noti con precisione. Tutte le vitamine devono essere somministrate quotidianamente, ad eccezione della vitamina K, che può essere somministrata una volta alla settimana. Non è necessario determinare regolarmente i livelli ematici di vitamine.

Note speciali:

  • Nessuno dei farmaci elencati per l’integrazione vitaminica parenterale è approvato per l’uso nei neonati prematuri. Vitalipid Infant è approvato per l'uso nei neonati a termine, tutti gli altri farmaci sono approvati per l'uso nei bambini di età superiore a 2 o addirittura 11 anni.
  • La dose indicata di Vitalipid Infant (1 ml/kg) è troppo bassa.
  • Frekavit liposolubile ha il miglior rapporto tra vitamina A e vitamina E.

Il blocco dell’accesso venoso periferico con eparina, che viene utilizzata in modo intermittente (non continuativo), è controverso.

Esami di laboratorio per il monitoraggio della nutrizione

Commento: Ogni prelievo di sangue per esami di laboratorio deve essere rigorosamente motivato. Nei neonati prematuri di peso > 1200 ge in condizioni stabili, i test di laboratorio di routine sono sufficienti per monitorare la nutrizione una volta ogni 2-3 settimane.

Sangue:

  • Livello di zucchero: innanzitutto controlla il livello di zucchero almeno 4 volte al giorno, poi ogni giorno a stomaco vuoto. Se non è presente glicosuria, la correzione non è necessaria quando il livello di zucchero è fino a 150 mg/dl, che corrisponde a 10 mmol/l.
  • Elettroliti durante la nutrizione parenterale primaria: sodio, potassio, fosforo e calcio nei neonati prematuri con peso corporeo< 1000 г вначале контролировать от одного до двух раз в день, затем при стабильных уровнях 1-2 раза в неделю. Хлор при преобладании метаболического алкалоза (BE полож.).
  • Trigliceridi: con somministrazione endovenosa di grassi una volta alla settimana (obiettivo< 250 мг/дл или 2,9 "Ммоль/л), при тяжелом состоянии ребенка и у глубоко недоношенных детей - чаще.
  • Urea (< 20 мг/дл или 3„3 ммоль/л признак недостатка белка) 1 раз в неделю.
  • Creatinina una volta alla settimana.
  • Ferritina dalla 4a settimana di vita (prescrizione di ferro, norma 30-200 mcg/l).
  • Reticolociti della 4a settimana di vita.

Sangue e urine: calcio, fosforo, creatinina nel siero e nelle urine una volta alla settimana, a partire dalla 3a settimana di vita. Livelli desiderati:

  • Calcio nelle urine: 1,2-3 mmol/l (0,05 g/l)
  • Fosforo nelle urine: 1-2 mmol/l (0,031-0,063 g/l).
  • Monitorare se il livello di calcio e fosforo nelle urine non è rilevabile.
  • Se il risultato della determinazione del calcio e del fosforo nelle urine è 2 volte negativo: aumentare i sussidi.

Controllo della diuresi

Per tutto il tempo durante la terapia infusionale.

Nei neonati prematuri con peso corporeo< 1500 г подсчет баланса введенной и выделенной жидкости проводится 2 раза в сутки.

Obiettivo: produzione di urina di circa 3-4 ml/kg/ora.

La diuresi dipende dal volume dei liquidi somministrati, dalla maturità del bambino, dalla funzione renale tubulare, dalla glicosuria, ecc.

Complicanze della nutrizione parenterale

Infezioni:

  • I rischi comprovati di infezioni nosocomiali (analisi multivariata) includono: durata della nutrizione parenterale, durata del posizionamento del catetere venoso centrale e manipolazione del catetere. Pertanto, dovrebbero essere evitate disconnessioni non necessarie del sistema di infusione [E1b]. Scollegare il sistema di infusione dopo la disinfezione e solo con guanti sterili. Rimuovere il sangue e i residui della soluzione per infusione nutritiva dalla cannula del catetere con un tovagliolo sterile imbevuto di disinfettante; rimuovere il tovagliolo. Prima e dopo ogni disconnessione del sistema di infusione, disinfettare la cannula del catetere [tutti gli Elbj.
  • I sistemi con soluzioni di grasso parenterale devono essere cambiati ogni 24 ore, il resto almeno 72 ore (una conclusione della medicina “adulta”, che consente di ridurre le disconnessioni del sistema di infusione).
  • Il posizionamento di cateteri con microfiltri (0,2 µm) non è raccomandato per prevenire le infezioni associate al catetere [E3].
  • Le raccomandazioni del Koch Institute per la prevenzione delle infezioni nosocomiali nei pazienti in terapia intensiva neonatale con peso alla nascita dovrebbero essere seguite pienamente.< 1500 г.

Blocco del catetere venoso centrale.

Versamento pericardico: lo stravaso nel pericardio è una condizione pericolosa per la vita. Pertanto, l’estremità del catetere venoso centrale dovrebbe trovarsi all’esterno del contorno cardiaco (nei neonati prematuri, 0,5 cm più in alto quando si sta nella vena giugulare o succlavia) [E4].

Colestasi: la patogenesi della colestasi associata alla TPN non è completamente chiara. Molto probabilmente, stiamo parlando di un evento multifattoriale, nello sviluppo del quale l'infezione, la composizione delle soluzioni per la nutrizione parenterale e la malattia di base giocano un ruolo congiunto. Non c'è dubbio che le funzioni protettive siano svolte dall'inizio più precoce possibile della nutrizione enterale, in particolare dal latte materno, e dalla composizione della dieta. Allo stesso tempo, la mancanza o l'eccesso di nutrizione, la mancanza o l'eccesso di aminoacidi e l'assunzione eccessiva di glucosio sono dannosi. La prematurità, soprattutto in combinazione con enterocolite necrotizzante o infezioni settiche, è un fattore di rischio [E4]. Se il livello della bilirubina coniugata aumenta continuamente senza una ragione apparente, l’infusione di lipidi deve essere ridotta o interrotta. Con un continuo aumento dei livelli di transaminasi. la fosfatasi alcalina o la bilirubina coniugata devono essere trattate con acido ursodesossicolico. Con PPP > 3 mesi e livello di bilirubina > 50 µmol/l, trombocitopenia< 10/нл, повреждениях мозга или печеночном фиброзе необходимо раннее направление в педиатрический центр по трансплантации печени [Е4].





superiore